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L'Opera affronta il tema della riforma della Chiesa sul modello indicato da Giovanni XXIII e Francesco. La riforma della chiesa non è un'intrapresa umana, ma la fioritura lenta, talora anche con scatti improvvisi, dei semi di creazione e di grazia che, sotterra e nei sovesci della storia, già si dispongono a fiorire. Fra l'altro, il corpo della chiesa contiene in sé gli antivirus per debellare le metastasi delle crisi che l'ammalano, ma anche i germi della crescita, della rinascita e dell'abbellimento che lo Spirito le procura sempre, anche oggi. Riformare la chiesa, perciò, significa aiutare quei semi a emergere in tenere pianticelle e, poi, a diventare alberi maturi, fruttuosi e perfino frondosi perché possano servire a far riposare alla loro ombra i "pellegrini dell'Assoluto", guidati da Gesù Pastore, quando l'ardore del deserto dell'esodo sfibra e affanna.